Magia, Realtà ed Illusione… Capirle attraverso la storia di Paolo Nenci

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In una bella giornata di sole, durante le feste di Natale, io e la mia famiglia siamo andati in visita al castello di Babbo Natale (a Montepulciano, Siena), dopo averlo visitato abbiamo incontrato e conosciuto un Mago… Hai capito bene… si proprio un Mago!

Ti sembrerà l’inizio di una fiaba per bambini, se leggerai tutta l’intervista a “Paolo L’Illusionista”, ti accorgerai che non si tratta di una storiella per bambini, bensì del racconto della storia di un ragazzo veramente fuori dal comune che con la sua attitudine ha da insegnare tanto, anche ai grandi! 

Prima di partecipare allo spettacolo del mago, sinceramente ci aspettavamo dei trucchi di illusionismo per bambini, nulla di più.  Man mano che lo spettacolo entrava nel vivo, ci siamo dovuti assolutamente ricredere, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla storia di Paolo Nenci – il suo vero nome. Paolo con una maestria sorprendente, alternando sapientemente momenti di magia a momenti di Storytelling, ha raccontato di come ha cominciato il suo percorso da mago e del perché ha scelto di farlo.  Non ho esitato a chiedergli se gli avrebbe fatto piacere di condividere il suo percorso con i followers di Esistere Bene.

Ecco l’intervista a Paolo, ci lascio alle sue parole:

Ciao Leonardo, prima di tutto vorrei veramente ringraziarti per tutti i bei pensieri espressi all’inizio della tua intervista.

Nella mia carriera, ormai 17 anni, ho visto non so quante persone, forse un numero che non riesco nemmeno ad immaginare, ma poi, quelle che si fermano a chiedere, a conoscere e soprattutto a capire sono veramente poche, perciò ti vorrei ringraziare, ringraziare di essere uno dei tanti che si è distinto dalla massa. 

La società di oggi purtroppo non rimane sorpresa e non si lascia affascinare più da nulla, se non che da oggetti di “prima necessita” come:

  • il nuovo modello di smartphone;
  • il nuovo modello di auto;
  • il campionato italiano di calcio. 

Lavorando a stretto contatto con i bambini, mi rendo sfortunatamente anche conto che un bambino spesso viene messo al mondo come raggiungimento di un traguardo da parte dei suoi genitori, che vivono convinti di dover seguire un modus operandi dove la procreazione ci deve essere ma senza la vera intenzione, solamente perchè lo fanno tutti perciò io chi sono per non farlo, ma poi questi genitori New Age non vedono l’ora di scaricare i propri figli a babysitter di parcheggiarli in aree di baby parking ed altro.

Con questo discorso non voglio assolutamente fare di tutta l’erba un fascio, sia chiaro! È una piccola percentuale sul totale. Ma esiste!

Ma torniamo al vero e proprio discorso principale su cui ruota questa tua intervista: Cosa è per me la magia?

Paolo, tanti di noi non esperti, confondono i due concetti…cosa è per te la magia? Cosa invece l’illusionismo?

Beh la magia per me è ciò che riesco a trasmettere ad ogni mio spettacolo. Il far disconnettere le persone per 30/40/50 minuti dalla realtà che ci circonda, il regalare ai bambini stupore e meraviglia. Pensateci bene: Quale è la vera realtà? Quella frenetica & ansiosa che viviamo quotidianamente perdendo di mira ciò che è veramente importante oppure quella in cui ci mettiamo un pomeriggio accanto a nostro figlio, a nostra moglie, seduti & rilassati a vedere un sano spettacolo teatrale, che in qualche modo cerca di insegnare, trasmettere sentimenti & valori alle persone. 

È una domanda complicata per cui non voglio dare una risposta altrettanto complicata… Cercherò di spiegarmi nella maniera più semplice possibile: Per me la magia è un qualcosa che mi permette di uscire dalla quotidianità che mi permette di essere un eterno bambino, capace di dire solo la verità in quanto i bambini non conoscono bugie, perfidia e ingiustizia, mi permette di ridere, in ogni situazione, anche sbagliando tecnicamente qualcosa sul palcoscenico, mi permette di essere me stesso anzi la parte migliore di me! 

La magia per me non è un lavoro, non lo è mai stato. Certo dico la verità, se riesco ad arrivare a fine mese e riesco anche a togliermi qualche sfizio, tralasciando il fatto che continuo ad investire su nuove magie e a studiare per formarmi sempre di più, lo devo proprio alla magia. Quindi anche se io non lo considero un lavoro, lei è tale ai fini economici! 

Ti occupi esclusivamente di magia?

Parlando con diverse persone che lavorano in questo settore, io vengo sempre un po’ snobbato in quanto la magia, non è la mia attività principale, per cui da chi ha reso questo mondo il suo lavoro, unico e indispensabile, io sono un po’ la concorrenza che ruba una fetta di mercato ingiustamente. 

Qui c’è un problema però, la magia per me è vita, è passione, non lo faccio per rubare niente a nessuno, serve a me! Serve per insegnare, per ispirare, e per regalare qualcosa alle persone che mi stanno guardando. Seppur ogni giorno cerco di studiare, e migliorare me stesso, riesco ad oggi a farlo con passione e la passione si alimenta grazie alla magia che tutte le persone guardandomi affascinate mi regalano. 

La magia è anche data dallo stare insieme, la magia degli applausi, la magia dei complimenti e la magia dello stupore. Quando vengo chiamato in causa, per portare il mio servizio, chiedo sempre di non essere chiamato Mago. Purtroppo con il termine mago negli ultimi anni si va ad identificare quelle persone che vogliono truffare gli altri, magari promettendo di regalare fortuna, di far guarire da malattie o di predire il futuro. Quindi spesso con la parola mago vengo preso di malocchio dalle persone. 

Inizio a comprendere il perché del tuo nome d’arte…

Infatti è proprio per questi motivi che il nome d’arte, per la mia figura professionale è Paolo l’illusionista. Semplice, efficace e soprattutto capace di descrive al meglio ciò che faccio e sono, perché Io Sono! Io Esisto! E voglio far vedere a tutte le persone che credendo in se stessi si può raggiungere veramente ogni obiettivo! Per cui adesso vado a rispondere all’altra tua domanda cioè: Che cos’è l’illusionismo per me?

L’Illusionismo è la capacità di una persona, che non hai niente di speciale rispetto all’altra, di prenderla e trasportarla in un mondo che non esiste, di far vedere ciò che non esiste e tutto questo è possibile grazie alle parole, ai movimenti e soprattutto portando l’attenzione dove vogliamo utilizzando le “segrete” ed oscure tecniche della “Misdirection”

Molto interessante, ho sempre pensato spesso non vediamo quello che abbiamo davanti agli occhi…

Infatti, tutto ciò è bellissimo se rapportato all’illusionismo, ma allo stesso tempo deve aprirci la mente e far capire come noi, percepiamo solamente ciò che vogliamo vedere o ciò che gli altri ci vogliono far vedere e non siamo in grado di distinguere la realtà, perché la realtà dell’uomo è semplicemente ciò che crede di vedere o saper fare. Per questo molte persone falliscono, perché credono di non saper fare una cosa per cui automaticamente non si applicano nemmeno. 

È tutto un po’ collegato, la famosa frase, “Il cervello viene utilizzato solamente al 10% dall’uomo” secondo me sta a significare che l’uomo difficilmente sfrutta il cervello ma semplicemente vive di moto perpetuo senza avere una direzione, una ragione e quindi senza obbiettivo. 

Concludendo, illusionismo e magia riescono a racchiudere la mia passione e quindi per me tra magia e di illusionismo non c’è differenza ma ho voluto comunque spiegare a voi lettori cos’è l’una cos’è l’altra. 

Come ti è venuta l’idea di voler diventare un illusionista? 

Molto semplice, quando ero piccolo la domenica mattina su Rai Uno c’era un programma, di cui adesso non ricordo il nome. Una domenica, come ospite, c’era Silvan il quale riuscì a tagliare in due una donna senza un apparente trucco. Rimasi completamente scioccato, avevo otto anni. 

Nel Gennaio 2000 mio padre mi fece regalò una cassetta piena zeppa di giochi di magia, quelle che anche adesso possiamo trovare nei supermercati, la famosa valigetta del mago. Non sto qui a raccontare le emozioni che ho provato in quel momento, forse uno dei regali più belli e inattesi di sempre. Rimasi talmente affascinato ed iniziai da subito a studiare perché mi domandavo come era possibile fare quelle cose. Quando una persona non conosce ma vuole sapere, l’unico modo è studiare, studiare e studiare ancora per capire come ciò è possibile. 

Quando hai iniziato a mostrare agli altri le tue abilità?

Una volta capito, e provato a rifare la gente intorno a me si complimentava dicendo che ero veramente molto bravo ed ero portato a fare l’illusionista, il giovane “Harry Potter”. Avevo solamente nove anni e quindi non avrei mai pensato che un giorno sarebbe diventato ciò che manteneva la mia vita e miei vizi, ma il fatto che le persone intorno a me si meravigliavano, per qualcosa che io amavo fare e che non era quindi assolutamente una fatica mi riempiva il cuore di gioia. 

Con gli anni le mamme dei miei amici iniziarono a chiamarmi alle feste dei compleanni, dandomi qualche euro come contributo per comprare ulteriori magie, e così ho fatto. Ogni singolo soldino che ricavavo veniva investito su nuove magie, tranne una volta…

Cosa è successo, raccontaci…

Era il 2001, mio padre aveva appena comprato un computer, ricordo ancora un Pentium II, con Windows 98, 512 megabyte di RAM se non ricordo male o di HardDisk, insomma a pensarci adesso mi viene da ridere, ma per l’epoca era un computer eccellente. 

Era l’avvento di Internet nei nuclei familiari in Italia ed io che amavo ed ero incuriosito anche dai computer, un giorno cercando su Google “Giochi di Prestigio” trovai un negozio on-line dove acquistai la bellezza di 250,00€ di merce. Una volta inserita all’interno del carrello cliccai su conferma ordine e le richieste che mi vennero fatte, erano semplici: indirizzo, numero di telefono ed altre informazioni basilari che conoscevo. 

Dopo qualche giorno un corriere espresso consegnò un pacco da pagare in contrassegno presso la mia abitazione. Mio padre non capiva cos’era, infondo non aspettava nulla ed io naturalmente non mi rendevo conto di quello che avevo fatto, volevo quelle magie, mi piacevano e quindi le ordinai. Non vi dico quanto si arrabbio mio padre. 

Fortunatamente però mi misi subito a studiare, giorno dopo giorno tutte le magie acquistate. Mio padre si rese conto che forse quell’acquisto non era stato uno sbaglio. Naturalmente il computer però fu tolto dalla mia portata, per un pò. 

Non capita tutti i giorni di conoscere un mago… diciamo che non è un “mestiere” molto diffuso, quando hai deciso di voler diventare un illusionista, come l’hanno presa i tuoi amici e la tua famiglia?

Parte di questa risposta te l’ho già data nella precedente. La mia famiglia fin da subito l’ha presa bene! I miei amici erano entusiasti di avere un mago nelle sue “cerchie” (usiamo questo linguaggio social) di amici e quindi è stato tutto molto bello! Nessuno o quasi mi ha denigrato per questo. I problemi in realtà sono arrivati dopo. 

Sono arrivati quando a 22/23 anni continuavo a fare il mago. In questo caso molte persone anche molto vicine a me, hanno consigliato di abbandonare tale “professione” esprimendo frasi come: Mica ti vorrai ritrovare a cinquant’anni a fare il mago!?

Questo non mi ha deluso, ferito o mi ha fatto cambiare idea semplicemente perché voglio fare una domanda io a voi: Smettereste di respirare, perché qualcuno ve lo chiede? E se proprio vogliamo pensare al lato economico della questione per abbassare il livello della conversazione: Perché dovrei smettere di fare un lavoro che mi permette di guadagnare in un’ora cifre che in media un operaio normale guadagna in 3/4 giorni di lavoro? 

Hai qualcuno in particolare che ti ha aiutato durante il tuo percorso e vorresti ringraziare?

Vorrei ringraziare veramente di cuore due persone per me veramente speciali, che mi hanno in qualche maniera preso e portato ad un altro livello. Sto parlando di Alberto Giulietti e Cristina Tacea, con i quali abbiamo fondato nel 2014 Fantasy Zone un’agenzia che si occupa di organizzare eventi e compleanni per bambini non solo. Ad oggi siamo una delle agenzie più importanti nella provincia di Siena, grazie alla quale il castello di babbo Natale a Montepulciano è cresciuto nelle ultime edizioni. Citando il castello di babbo Natale a Montepulciano non posso che ringraziare anche Enrico e Alberto Limardo e Giorgio Froio i creatori dell’evento stesso, che hanno creduto in me e in Fantasy Zone.

Immagino che per arrivare al tuo livello di bravura hai dovuto allenarti tanto…

Per arrivare al livello in cui sono adesso, c’è voluto molto, anzi moltissimo! Ma non tanto dal punto di vista tecnico delle magie, nemmeno dal punto di vista di allenamento di mani,  muscoli, e tendini. Il lavoro più duro in assoluto che mi ha portato i veri risultati è stato su me stesso, sulla mia crescita personale, sul mio modo di raccontare chi sono e cosa faccio. 

Conosco tantissimi ragazzi, anche più giovani di me, che stanno iniziando ad appassionarsi al mondo della magia, tutti o quasi, sono veramente degli ottimi manipolatori, degli ottimi maghi, purtroppo però non si sanno vendere, non sanno raccontare una storia, non conoscono l’italiano, la grammatica e soprattutto non sanno trasmettere la passione che hanno, sempre se hanno passione in ciò che fanno, perché spesso si avvicinano a questo mondo solamente per soldi perché vedono storie di successo accanto che hanno funzionato e quindi di riflesso pensano che funzioni anche con loro. 

In una parola, il lavoro più duro è stato: La Storytelling. 

Non ti nego però che tornando da scuola la prima cosa che facevo era leggere libri di manipolazione delle carte e nella seconda parte del pomeriggio andavo subito a testare ciò che avevo studiato con i miei familiari e con i miei amici.

Durante il tuo spettacolo ho visto molto presi i bambini, ma anche tantissimo i genitori. Come fai a riuscire a coinvolgere proprio tutti?

Come faccio a coinvolgere tutti? È una bella domanda… Come ti ho risposto prima, negli anni ho studiato molto, in ogni ambito, e soprattutto ho lavorato molto sulla mia crescita personale! 

Sono arrivato però ad una conclusione: devo ringraziare sicuramente i miei genitori per l’educazione data, devo ringraziare i miei nonni per come mi hanno cresciuto e devo ringraziare infine me stesso, per essermi sempre circondato di persone valide e lasciato indietro chi meritava il rapporto con me cioè tutte quelle persone che non mi davano niente, non mi trasmettevano niente e magari non vedevano di buon occhio ciò che facevo, fortunatamente pochissime!  

Ti sembrerà strano, ma quando riesci a catturare l’attenzione dei bambini, hai vinto tutto! Una volta che riesci a entrare nel loro mondo, portarli dove vuoi tu, far appassionare gli adulti e i genitori è un gioco. Tutti riescono a intrattenere le persone adulte, in pochi riescono a coinvolgere i bambini.

Siamo curiosi di conoscere le tue aspirazioni per il futuro, ce ne vuoi parlare?

Le mie aspirazioni per il futuro? Voglio che la magia rimanga per sempre la mia passione e non diventi mai un vero e proprio lavoro… Inutile dirvi che continuerò a migliorare, studiare e formarmi in questo ambito ma un bravo illusionista racconta quello che potrebbe succedere, non vi dirà mai quello che realmente succederà per cui… Siete tutti invitati il prossimo anno a Natale a Montepulciano per il mio nuovo spettacolo. 

Paolo, vedendoti all’opera ho notato che per essere un buon illusionista non basta saper muovere solo bene le mani ed il corpo, tu hai anche delle spiccate capacità di linguaggio e sai tenere alta l’attenzione del pubblico, come ti sei preparato a tutto ciò?

Voglio iniziare dicendo che non sono mai stato un gran chiacchierone, questo è dipeso dal fatto che da piccolo ero molto in sovrappeso, quindi mi vergognavo tantissimo del mio essere, della mia persona e non riuscivo a stabilire un contatto con le ragazze, mi vergognavo di non poter correre, saltare, arrampicarmi su una corda e fare educazione fisica senza problemi. 

All’età di diciassette anni pesavo 120 kg (ci sono foto che testimoniano questo) purtroppo era un problema psicologico mio, mangiavo, mangiavo, mangiavo e poi quando mi vedevo allo specchio, brutto, grasso non mi piacevo ed entravo in depressione che si trasformava poi in fame nervosa che mi spingeva di nuovo a mangiare e mangiare ancora. 

A vederti ora immagino tu abbia fatto qualcosa…

A 18 anni decisi di cambiare vita, per sempre! 

Iniziai una dieta, iniziai a fare attività fisica (nuoto, judo, palestra e corsa) e nel giro di un anno persi 40 kg ritrovandomi all’interno di un nuovo corpo, di una nuova persona. Non dovevo essere più io a cercare le ragazze ma erano le ragazze che cercavano me. Questo mi ha dato forza, speranza e soprattutto mi ha tolto la PAURA, la paura di rapportarmi con le altre persone.

Ero in grado finalmente di parlare senza vergogna della mia persona, in realtà ero sempre io, ma senza la PAURA. La paura non ti fa muovere, non ti fa quindi compiere azioni e la vita senza azione non è vita! 

All’incirca tre anni fa, ho frequentato un corso di crescita personale, con uno dei migliori coach in Italia da lì ho capito che ognuno di noi è una bomba ad orologeria, bisogna solamente trovare il modo di far partire il timer ma quando poi capisci come fare, nessuno ti può fermare!

È un po’ come una reazione a catena: Da cosa nasce cosa, dall’altra cosa nasce ancora un’altra cosa e tutta questa carica di positività, di volersi bene, di amarsi crea in qualche modo un flusso energetico che viene trasmessa alle persone davanti che recepiscono questa ondata di buon umore, di freschezza, di genuinità, di trasparenza, di felicità, di orgoglio, tutti sentimenti che purtroppo nella società odierna troviamo difficilmente ma sappiamo riconoscere bene e quando le troviamo, ci innamoriamo in qualche modo di quella persona. 

Forse questo è il mio dono: Essere me stesso e trasmetterlo alle persone. 

Fa davvero piacere incontrare e parlare con persone come Paolo, per questo ve ne ho voluto  parlare, come avrete potuto capire è una persona davvero speciale, gli auguriamo un grande in bocca al lupo per i suoi progetti futuri!

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Leonardo Arenare
Leonardo Arenarehttps://esisterebene.it
Sono da sempre appassionato di tecnologia e internet. Mi aggiorno costantemente per scoprire come sfruttare questa passione per migliorare la vita di tutti i giorni. Adoro gli animali e la natura in generale, il rollerskating, la fotografia e i viaggi, soprattutto amo avere a che fare con le persone. Una frase che parla di me? Eccola: Se non progetti la tua stessa vita, le probabilità sono che tu rientri nei piani di qualcun altro. E indovina cosa hanno progettato per te? Non molto. (Jim Rohn)

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